Plusdotazione: problemi e sfide da affrontare a scuola e a casa
La plusdotazione, o giftedness, è la compresenza di un altissimo quoziente intellettivo e di ulteriori abilità o caratteristiche eccezionali, come ad esempio una competenza estremamente sviluppata in un campo specifico, oppure un pensiero altamente intuitivo, una creatività molto al di sopra della media, una capacità ipersviluppata di aderire a formule di pensiero laterale o astratto, o ancora un apprendimento velocissimo, sia con una comprensione profonda di concetti molto complessi sia con l'immagazzinamento di grandi quantià di dati in tempi rapidi.
La plusdotazione è sicuramente un tratto atipico positivo, un "in più" di cui per loro natura sono dotate le persone che nascono con questo particolare e prezioso "dono".
Tuttavia, la plusdotazione può anche portare con sé un bagaglio di criticità, difficoltà, quando non addirittura sofferenza, soprattutto se la giftedness del bambino o del ragazzo non viene prontamente riconosciuta e adeguatamente supportata a livello familiare e scolastico.
Quali sono, dunque, i problemi e le sfide che la plusdotazione porta con sè e come si possono affrontare? Cosa devono conoscere, genitori e insegnanti, per offrire un valido sostegno ai loro ragazzi gifted?
Bambini plusdotati e problemi a scuola
Può certamente sembrare un controsenso, ma spesso i problemi maggiori che i bambini plusdotati affrontano sono a scuola e nello studio i generale. Come è possibile - ci si potrà chiedere - che un bambino con un quoziente intellettivo nettamente al di sopra della media sia in difficoltà proprio dove è necessario adoperare l'intelletto, ovvero nel percorso di studi?
Invece è del tutto possibile, e per molte ragioni:
- Per prima cosa, il bambino plusdotato tende a coltivare interessi molto specifici, anche di alto livello, che non è detto coincidano con gli argomenti dei classici curricula scolastici e dei programmi didattici. I suoi interessi tendono a essere "arborescenti" (si interessa di tantissime cose, anche molto diverse tra loro), oppure possono anche essere settoriali e monotematici, ma in ogni caso sono di livello molto avanzato.
- In molti casi, percepisce gli argomenti delle lezioni come noiosi e banali perché li conosce già, avendo acquisito quelle nozioni in autonomia, negli anni precedenti, grazie alla vastità dei suoi interessi, alla sua curiosità e alla grande intelligenza.
- Anche quando apprende cose nuove, tende a farlo più velocemente degli altri e di conseguenza il metodo didattico che prevede ripetizioni, esercizi di consolidamento e ripasso può risultare frustrante e generare noia, oppure indurre a distrarsi e a essere scarsamente partecipativo in classe.
- Il bambino gifted potrebbe avere una competenza molto avanzata in un campo, ma ugualmente essere carente in alcune materie, e la facile distraibilità in ciò che non gli interessa potrebbe rendere il recupero più difficile per lui che per i suoi coetanei non gifted.
- Programmi scolastici di livello inferiore rispetto a quello dei bambini gifted possono dare luogo all'insorgenza di fenomeni di underachievement (la tendenza a fare meno di quanto sia richiesto), e il motivo è sempre nella bassa motivazione da parte dei bambini plusdotati a fare qualcosa a cui non sono minimanente interessati.
- Infine, le normali leve che solitamente motivano gli allievi (la gratificazione che proviene da un bel voto o la punizione tramite un rimprovero o una nota) non sono sufficienti a motivare i bambini plusdotati a scuola, in quanto per loro la motivazione muove solitamente da un interesse o da una curiosità intellettuale da soddisfare.
Oltre ai problemi legati alla didattica, si devono tenere in considerazione anche quelli legati al comportamento. I bambini plusdotati potrebbero infatti manifestare elevate difficoltà nella socializzazione e in generale nei rapporti con i pari. Anche qui, i motivi sono molteplici:
- Interessi diversi, a causa delle passioni molto specifiche, spesso originali e atipiche, a cui possono avvicinarsi i bambini gifted, che pertanto trovano poco stimolante ciò che piace di solito agli altri bambini.
- Capacità logiche, di ragionamento e del linguaggio più avanzate rispetto a quelle dei coetanei, con cui il confronto diventa pertanto più difficile. È per questo motivo che i bambini plusdotati preferiscono spesso la compagnia di bambini più grandi o addirittura degli adulti, con cui sentono di riuscire ad avere uno scambio più interessante e proficuo.
- Facilità nel subentro della noia o della frustrazione, che può portare a distrarsi ma anche ad avere atteggiamenti di sfida verso i docenti, quando non di vera e propria oppositività.
Nel 2019 il Miur ha inserito la Plusdotazione nell'ambito dei BES (Bisogni Educativi Speciali), precisando nella nota 562 del 03/04/2019 che in presenza di particolari situazioni di difficoltà e disagio per l'alunno plusdotato, il Collegio Docenti può attivarsi predisponendo per lui un Piano Didattico Personalizzato.
Grazie a questa'apertura da parte del Ministero dell'Istruzione, la comunità didattica è stata sensibilizzata sul tema della plusdotazione ed è stato possibile per le scuole riconoscere che esiste una specificità che richiede un intervento mirato.
Plusdotazione e aggressività
Come scrivevamo sopra, tra i problemi che spesso i bambini si trovano ad affrontare ci sono quelli che riguardano la sfera del comportamento e delle interazioni sociali.
Una delle difficoltà che incontrano riguarda il non saper autoregolare le proprie manifestazioni emotive. Con una capacità intellettiva che li porta ad andare velocissimi con il pensiero, possono andare incontro a frustrazione, agitazione, iperattività (non dimentichiamo che spesso i bambini gifted presentano una doppia eccezionalità con l'ADHD) e accessi di rabbia, quando non a veri e propri sovraccarichi emotivi.
L'aggressività può essere diretta conseguenza di questo affaticamento emotivo, nel senso che - in un momento di agitazione difficile da controllare e mitigare - può accadere che vi siano degli scatti, anche con episodi di aggressività verso le altre persone (bambini o adulti) o verso se stessi.
Ma l'aggressività non è direttamente correlata alla plusdotazione. Essa può essere solo una delle sfaccettature comportamentali, soprattutto quando il bambino plusdotato non si trova in un contesto che sappia accogliere la sua atipicità e comprendere le sue caratteristiche. Anche per questo motivo, è di fondamentale importanza che i suoi adulti di riferimento (la famiglia, la scuola, ma anche insegnanti negli sport, parenti, catechisti, etc) si formino sul tema della plusdotazione in generale e arrivino a conoscere a fondo il funzionamento di quel bambino plusdotato in particolare.
Plusdotazione e bassa autostima
Difficile da credere, ma in presenza di un'eccezionalità come la giftedness può accadere che il bambino non riesca a sviluppare adeguatamente la propria autostima nonostante le sue abilità al di sopra della media.
Come è possibile? Ci sono molte spiegazioni. La prima riguarda l'assenza di un contesto che dia gli stimoli giusti e che sia inclusivo rispetto alle peculiarità del bambino plusdotato. Un ambiente che ne ostacola il pieno sviluppo potrebbe non solo mettere in ombra le sue qualità, ma addirittura far risaltare solo le sue difficoltà.
Un altro motivo riguarda anche il sentimento di diversità rispetto ai coetanei. Proprio grazie al loro cognitivo molto alto e alle loro capacità di astrazione, non è raro che i bambini plusdotati abbiano anche una forte consapevolezza di sé e che quindi - fin da piccoli - siano in grado di riconoscersi come "speciali". Questo può provocare sentimenti contrastanti, perché se da un lato c'è la percezione di avere delle abilità straordinarie, dall'altra c'è anche il senso di inadeguatezza e di estraneità, accentuato dalle abilità sociali che possono essere poco sviluppate nei bambini plusdotati.
Non è quindi raro che i gifted abbiano una bassa autostima, e che abbiano pertanto necessità di un supporto anche su questo fronte da parte dei loro adulti di riferimento.
Plusdotazione e disagio emotivo, ansia e stress
Le aspettative elevate che spesso si concentrano attorno a questi bambini possono anche generare problemi di gestione dell'ansia, quando non sfociare in un vero e proprio disturbo d'ansia. Crescere consapevoli di avere un dono o un'eccezionalità può essere un fardello difficile da portare, perché spesso gli individui con un potenziale molto alto sono anche quelli che vengono messi più sotto pressione, venendo sottoposti a carichi mentali e di stress molto elevati.
Anche la sensazione di solitudine o isolamento può esacerbare il malessere emotivo, senza contare il fatto che, per molti gifted, autoregolare le emzoioni è estremamente complicato e pertanto sono portati ad avvertire in maniera molto intensa ogni tipo di vissuto interiore.
Un aspetto che perciò bisogna attenzionare quando ci si prende cura di un bambino plusdotato è il suo equilibrio emotivo, aiutandolo a sviluppare strumenti di contenimento emotivo e gestione dello stress, mindfullness e gestione dell'ansia.
Percorsi Evolutivi a supporto dei bambini con plusdotazione
Per supportare e sostenere adeguatamente i bambini plusdotati, il nostro Centro prevede sia dei percorsi di diagnosi e valutazione della plusdotazione (effettuabili già a partire dai 5 anni di età del bambino), sia dei laboratori dedicati appunto alla giftedness, strutturati per potenziare sia le abilità scolastiche che quelle sociali. Inoltre, il Centro prevede anche dei percorsi dedicati ai genitori, in modo che siano supportati nel delicato compito di accompagnare lo sviluppo di questi bambini eccezionali.
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