Screening precoce DSA: l’importanza di iniziare un percorso di potenziamento degli apprendimenti
Si parla di screening quando l'obiettivo non è ancora quello di ottenere una vera e propria diagnosi, ma piuttosto di individuare i soggetti a rischio. Nel caso dei DSA, ovvero dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento (dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia), lo screening aiuta a individuare in modo precoce - e spesso con un buon livello di attendibilità - le situazioni sospette, intervenendo - ad esempio - sui bambini ancora troppo piccoli per poter ottenere una diagnosi oppure consentendo a uno specialista di iniziare un ciclo di potenziamento prima ancora di intraprendere la strada che porterà a una vera e propria diagnosi.
Lo screening è dunque uno strumento fondamentale per identificare in modo precoce situazioni sospette o a rischio di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA). Permette di programmare dei cicli di attività mirate a potenziare le abilità nelle quali il bambino presenta delle difficoltà, attraverso un percorso rieducativo che in molti casi riduce in maniera evidente la problematica, favorendo un buon livello della qualità di vita del bambino a scuola e a casa.
Quando effettuare lo screening DSA infanzia
L’osservazione durante la scuola primaria è la chiave per l’identificazione precoce di un eventuale disturbo specifico dell’apprendimento.
Inizia la scuola e con il passaggio dall'infanzia alla primaria il bambino si sente finalmente "grande". L'asilo è solo un ricordo e il bambino è ben contento di aver intrapreso una nuova avventura. L'entusiasmo non gli manca, eppure ben presto le richieste da parte degli insegnanti iniziano a pesare. Bisogna imparare a leggere e a contare, e bisogna farlo in fretta. Il ritmo è molto elevato, le giornate volano e non tutti riescono ad andare alla stessa velocità. Anche il momento dei compiti a casa si trasforma in un piccolo macigno che pesa nei pomeriggi del giovanissimo alunno.
Se questo scenario vi suona familiare, sappiate che è una situazione molto comune e diffusa. Il primo anno di scuola primaria, e spesso anche il secondo, sono infatti dei momenti di passaggio che possono creare piccoli momenti di difficoltà.
Ma se i campanelli d'allarme sono molti e persistono, è bene che non vengano lasciati inascoltati, perché in alcuni casi potrebbero essere le spie rosse di una situazione a rischio DSA.
Alcuni di questi segnali sono:
- maggiore difficoltà del bambino nella lettura rispetto al resto della classe;
- maggiore difficoltà del bambino nel calcolo o nella scrittura (sempre rispetto al resto della classe, ovviamente);
- problemi di concentrazione o di attenzione;
- difficoltà nel recepire correttamente le consegne degli insegnanti e/o nel portare a termine i compiti assegnati agli alunni.
Se la famiglia a casa o gli insegnanti a scuola notano la presenza di una o più di una di queste spie, e se le difficoltà persistono tra la fine della prima elementare e l'inizio della seconda (ovvero nel periodo in cui ormai le competenze dovrebbero essere state acquisite da tutto il gruppo classe), può essere utile attivarsi per richiedere uno screening.
Chi si occupa delle prove durante lo screening?
In Percorsi Evolutivi se ne occupa uno psicologo.
In realtà, a differenza del percorso diagnostico, per lo screening non è strettamente necessario l’intervento di uno specialista. Tuttavia, è sempre preferibile che i test vengano somministrati da una figura specializzata, che nel caso di Percorsi Evolutivi è appunto la figura dello psicologo.
Come si svolgono gli screening DSA test
Gli screening DSA primaria, che hanno l'obiettivo di individuare in un bambino una situazione a rischio DSA, si svolgono mediante prove standardizzate che vengono somministrate da uno specialista.
Sebbene sia possibile effettuare lo screening anche in un contesto di gruppo, gli screening DSA in Percorsi Evolutivi si svolgono nella maggior parte dei casi in forma individuale.
Le prove vengono somministrate dagli psicologi presso la nostra sede.
Test DSA primaria: gli esiti delle prove standardizzate
Una volta ottenuti gli esiti dello screening, si passa alla fase "operativa". Esistono diverse fasce di intervento in relazione ai risultati dello screening, che identificano l’"area di prestazione" in cui il bambino rientra, ovvero l'area in cui presenta le maggiori difficoltà e quindi anche il rischio maggiore di DSA.
Prove screening DSA scuola primaria
In base all’esito dei test, possono verificarsi tre casistiche:
- richiesta immediata di intervento
- richiesta di attenzione
- prestazione sufficiente e nessun intervento
Nei primi due casi, è necessaria l’attivazione di un percorso di potenziamento che favorisca lo sviluppo delle abilità di apprendimento.
Oltre lo screening: come avviene il percorso di potenziamento
Fine prima elementare, inizio seconda. Genitori o insegnanti hanno notato delle difficoltà rispetto al gruppo classe e hanno ritenuto opportuno far valutare gli apprendimenti del bambino mediante un percorso di screening. Si sono rivolti ad un centro specializzato che, attraverso l'intervento di uno psicologo e l'utilizzo di test standardizzati, ha evidenziato un'area di rischio. Gli specialisti hanno consigliato perciò di intraprendere un percorso di potenziamento degli apprendimenti. L'obiettivo di tale percorso è quello di sostenere il processo di maturazione di una specifica abilità strumentale e di favorire l’equilibrio psico-sociale e fisico della persona.
Con il termine potenziamento degli apprendimenti, si intende il piano di attività svolte con l'intervento di uno psicologo specializzato e finalizzate a rinforzare le abilità di lettura, scrittura e calcolo. Gli incontri si svolgono solitamente 1 o 2 volte a settimana e hanno la durata di 1 ora.
Sono percorsi che variano a seconda delle difficoltà emerse dallo screening e vengono proposti a cicli di 3-4 mesi, alla fine dei quali si effettua una verifica per un eventuale rinnovo del ciclo o per stabilire un percorso di follow up con nuovi test di screening a distanza di 6 mesi.
Se la scuola lo richiede o le difficoltà persistono anche al termine dei cicli di potenziamento previsti, si procede con una valutazione degli apprendimenti e si inizia un percorso di vera e propria diagnosi.
Diagnosi o screening?
Come abbiamo evidenziato, lo screening individua delle situazioni a rischio, mentre il percorso diagnostico è volto a ottenere una vera e propria diagnosi seguita da certificazione, entrambe necessarie per l'attivazione degli opportuni strumenti di tutela giuridica riguardanti la scuola e non solo.
Allora per quale motivo in alcuni casi è preferibile anteporre lo screening alla diagnosi? La risposta non può essere univoca, tuttavia potrebbe presentarsi il caso di un bambino ancora troppo piccolo, oppure di una difficoltà negli apprendimenti non ancora conclamata e per la quale un ciclo di potenziamento potrebbe bastare per colmare quel gap che sta mettendo in difficoltà l'alunno.
Lo screening consente insomma di agire tempestivamente e precocemente sulle difficoltà, permettendo anche di arrivare a un'eventuale diagnosi con maggiori elementi di valutazione e giocando d'anticipo sull'intervento rieducativo. Anche in questo caso, la tempestività può fare un'enorme differenza nella vita del bambino.
Ciò che è davvero importante è affidarsi a figure specializzate che sappiano dare le giuste indicazioni sulla strada più corretta da seguire, si tratti di uno screening o di un vero e proprio percorso diagnostico.
La fase successiva alla diagnosi
Anche la diagnosi ha dato il suo esito e il DSA è stato confermato. Nel caso in cui sia confermata quindi la presenza di un Disturbo Specifico dell’Apprendimento, la scuola provvede a redigere il PDP, ossia il Piano Didattico Personalizzato, contenente le indicazioni su strategie e strumenti compensativi più adatti a supportare il bambino durante il suo percorso scolastico. Il PDP viene modificato periodicamente, dove necessario, affinché sia sempre adeguato alle esigenze dell'alunno.
Lo specialista che seguirà lo studente individuerà gli strumenti più efficaci e il percorso migliore a seconda delle caratteristiche del bambino e dell’incidenza del disturbo, lavorando in sinergia con i familiari e la scuola per garantire il successo scolastico e uno sviluppo armonioso e sereno del piccolo paziente.
Dove si può fare uno screening precoce per DSA?
Nelle nostre sedi.
Come prenotare un test dislessia?
Chiamando il numero 0692957691 dalle 10.00 alle 19.00 dal lunedì al venerdì.
In caso di dubbi o domande, puoi contattarci anche compilando il form in basso:
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